COSA FACCIAMO

L’attività principale dei Soccorritori Volontari della FISSA è dedicata al Primo Soccorso sulle piste degli Impianti sciistici. La giornata della Squadra dei Soccorritori inizia presto: i Volontari sono presenti presso gli Impianti di Risalita prima della loro apertura al pubblico.
Effettuano il controllo della attrezzatura sanitaria in dotazione:

  • un marsupio per i piccoli interventi (garze, cerotti, compresse disinfettanti, forbice taglia-abiti, ect.)
  • uno zaino con i supporti necessari agli interventi di primo soccorso
  • una borsa con steccobende di varie misure
  • una barella (Akia) per il trasporto a valle degli infortunati
  • una barella a cucchiaio
  • una tavola spinale, completa di ragno, fermacapi e mentoniere.

 

Non appena la Squadra è operativa, ne dà comunicazione via radio agli impianti; predispone l’attrezzatura sanitaria al punto di raccolta previsto, quindi effettua una prima ricognizione delle piste alla ricerca di punti critici o potenzialmente pericolosi. In caso di chiamata per un intervento di soccorso (solitamente la chiamata arriva dagli Addetti degli Impianti di Risalita), la Squadra avvia la procedura di intervento: uno dei Soccorritori Volontari parte in ricognizione per individuare l’infortunato e definire il tipo di supporti sanitari necessari; ne da quindi comunicazione all’altro componente della squadra che interviene portando tutto ciò che è stato richiesto.

I Soccorritori eseguono l’intervento in attiva collaborazione tra loro e con altre Istituzioni operanti sulle piste (Carabinieri, Polizia, Corpo Forestale, ect.), utilizzando tutte le conoscenze sanitarie acquisite, nel pieno rispetto dei vigenti protocolli sanitari. Non appena il paziente è stato stabilizzato, si effettua il trasporto a valle con l’Akia, a velocità moderata e sicura, fino al punto di incontro con l’ALS (ambulanza, eliambulanza, personale medico, ect.) alla quale si affida l’infortunato.

Terminato il suo compito, la Squadra riporta la dotazione sanitaria nel punto di raccolta (generalmente a monte degli Impianti).
La Squadra di Soccorritori rimane a disposizione per tutto il tempo di apertura degli impianti di risalita; dopo il fermo degli impianti a fine giornata, provvede a controllare che tutti gli sciatori abbiano abbandonato le piste, invitando i ritardatari a scendere senza indugi a valle e comunicando comunque l’orario oltre al quale il soccorso non è più garantito. I due Soccorritori riportano a valle le attrezzature Sanitarie in dotazione e ne curano il ricovero negli ambienti previsti, pronte per l’utilizzazione futura. Una volta a valle dell’impianto, via radio, comunicano la fine del Servizio di Soccorso in quell’impianto. A questo punto la giornata di Servizio è stata completata.

La formazione

Le richieste sempre più professionali, in questi ultimi anni, hanno cambiato le modalità di approccio e trattamento dei pazienti, in particolar modo in situazioni di emergenza sanitaria.

Emerge quindi la necessità di creare una didattica che sviluppi temi come la responsabilità e la qualità assistenziale del paziente, individuando analizzando e prevenendo i rischi legati all’attività vera e propria.

I soccorritori possiedono una cultura ampia e articolata sulla gestione del rischio e sulla tutela della sicurezza, che consente loro di identificare e valutare le strategie di intervento che si adottano a favore del paziente.

Oltre alle capacità in campo sanitario nell’ambito del pronto soccorso, i soccorritori devono avere capacità sciistiche paragonabili al livello “argento avanzato” della Scuola Italiana Sci (curve a sci paralleli, su piste da sci rosse e nere) e sapere eseguire lo spazzaneve e la derapata laterale in percorso obbligato.

Il corso di formazione si articola in due parti: una parte teorica e una pratica.

La parte teorica si articola in 40 ore di lezione frontale tenuta da docenti medici istruttori tecnici appartenenti all’associazione.

La parte pratica, che consta di circa 60 ore, si tiene invece sulle piste da sci e permette all’allievo di apprendere le tecniche di conduzione dei materiali, l’utilizzo dei presidi sanitari e l’effettuazione del trasporto con la tipica “barella per ambienti innevati” denominata akja.

Al termine del corso, gli allievi dovranno sostenere un esame sia teorico che pratico così da dimostrare di aver acquisito un’ottima padronanza teorica e pratica nel soccorso sanitario nei comprensori sciistici.
Detto altrimenti, un allievo dovrà saper identificare il problema sanitario del traumatizzato, saperlo trattare con i presidi corretti, caricarlo sull’akja e trasportarlo in sicurezza utilizzando le tecniche alpinistiche apprese.
Gli esami si svolgono sotto la supervisione della scuola di FISSA e dei maestri di sci A.M.S.I.
Superati gli esami, l’allievo, otterrà la qualifica di Ausiliario o Soccorritore a seconda delle capacità sciistiche dimostrare.

Al fine di mantenere sempre elevato il livello professionale del personale e di rispettare le normative vigenti, ogni anno sono organizzati i corsi di aggiornamento a cui tutto il personale è obbligato a partecipare. Gli aggiornamenti si tengono sia in aula, su tematiche diverse ogni anno, sia sulle piste di sci.