I collari cervicali sono utilizzati per prevenire la flessione, l’estensione o la rotazione cervicale.
I fermacapo (detti anche cunei per la loro forma) sono dei presidi di forma trapezoidale. Essi vengono usati al fine di immobilizzare il capo di un paziente traumatizzato.
Nella parte inferiore è solitamente presente un velcro, che viene applicato nell’apposito alloggio situato sulla tavola spinale; nella parte laterale invece si può notare un foro, il quale deve corrispondere alle orecchie del paziente, al fine di monitorarle anche in caso di otorragia.
Le due strisce che uniscono i fermacapo, applicabili con velcro e chiamate mentoniere, servono ad immobilizzare ulteriormente il capo del paziente e vanno poste una sul mento e l’altra sulla fronte. L’utilizzo del fermacapo senza mentoniere è di scarsa efficacia nell’immobilizzazione del traumatizzato.
Con il termine ragno si fa riferimento a delle particolari cinte usate per immobilizzare il busto e gli arti di un paziente che ha subito un trauma, una volta posizionato sulla tavola spinale.
Il ragno è generalmente composto da una lunga cinta verticale – che viene posizionata lungo tutto il corpo, dal collo ai piedi – e da 10 cinte poste sopra di essa in maniera orizzontale e simmetrica tra loro, 5 a sinistra e 5 a destra. La prima fascia di cinte ha la forma a V e viene fissata all’estremità superiore della tavola spinale, al di sopra della testa.
Tutte le altre cinte vengono fissate ai lati della tavola spinale. La seconda fascia viene posizionata all’altezza delle spalle, la terza fascia all’altezza della vita, la quarta all’altezza delle ginocchia e la quinta all’altezza delle caviglie.